Come promesso, eccoci qui a parlarvi di quei giochi che tanto non potete comprare perché non sono più disponibili sugli store! Pensavate che stessimo scherzando, eh?! E invece no.
Anzi, iniziamo subito con un piccolo capolavoro, da poco scomparso perché disponibile solo sullo store Indie della 360: si tratta di Hieronymus Bash, che stando ai titoli a me noti merita di fatto la palma di primissimo gioco ispirato all’opera del pittore pazzoide Hieronymus Bosch (se tralasciamo un riferimento appena accennato nel titolo dell’avventura testuale Earthly Delights pubblicata nel 1983 dalla Datamost)!
L’opera di Kindling Games, infatti, è uscita nel 2009, tre anni prima del contest internazionale incentrato sulla realizzazione di un videogioco dedicato all’artista olandese, ovvero la competizione che ha goduto della partecipazione dei We Are Müesli con Cave! Cave! Deus Videt e di Urustar con Zwan.
Qui la caciara visiva tipica del papà dei trapani è tradotta in un felicissimo caos sul piano del gameplay, e anzi dal punto di vista grafico tutto rimane sempre estremamente pulito ed asciutto, con uno splendido tratto infantile che disegna livelli ambientati in Paradiso, Purgatorio ed Inferno. Però ancora non abbiamo detto una cosa…Che cavolo di gioco è Hieronymus Bash?! In realtà bastano pochissime parole per definirlo: dodgeball 2D sviluppato in verticale. Appunto, pochissime parole.
E UN SACCO DI BESTEMMIE! Possibilmente in multiplayer sul divanazzo, tanto per divertirvi davvero vi basta un solo altro amico (che se poi non vi sta manco troppo simpatico è pure meglio) e due AI a livello normale con cui spaccarvi di botte sul grugno (sacro, profano o demoniaco poco importa). In pratica si saltella qua e là sulle tante piattaforme a disposizione in una folle corsa per accaparrarsi i “palloni”, che una una volta tirati tornano in un punto random dello scenario. Le virgolette però sono d’obbligo, perché le sfere da lanciare sono le anime dei defunti, e solo l’esito della feroce battaglia può determinare la sorte dei fu-umani.
Insomma, che il risultato sia la dannazione eterna o la salvezza nel regno dei ciellini, a volare non saranno solo angioletti e diavoletti, ma soprattutto gli insulti!
L’azione è estremamente frenetica, anche grazie ad alcuni intuizioni geniali tipo la presenza di piattaforme che possono essere attraversate dalle pallonate e la meccanica dei tre tiri a segno prima di poter diventare personaggi “letali“. In generale il gioco fila liscio come l’olio, e certe partite sono da tachicardia.
Poi sti Kindling Games hanno sviluppato anche altre piccole gemme dopo questo esordio sensazionale: pochi se le sono filate, ma per fortuna oggi i membri del team sono ancora attivi (guardatevi il loro profilo Twitter, e se vi va anche questa loro vecchia intervista importante in ottica “storica” per capire meglio l’importanza di XBLIG, toh)!
TL;DR: UN GIOCO DELLA MADONNA!
AMEN.
Questo e altri santini li trovate QUI, mi raccomando abbassate il volume e iniziate ad “individuare quelli più graditi”, da bravi collezionisti. Baci.