







Questa è solo una piccola selezione dei premi vinti da The Last of Us, di cui potete leggere la recensione PS3 a cura di zamjatin, che gli da 100.
Non sapevo cosa aspettarmi da questo titolo, presentato da tutti come “Sony ha sbaragliato la concorrenza!”; essendo abbastanza refrattario a “tutti”, gruppo di persone decisamente troppo corposo che mi metterebbe a disagio, mi affido prevalentemente ai conoscenti tipo TehGems che gli da 5, meno della sufficienza (per PS3).
Fatto sta che la scimmia che aveva nidificato sulle mie spalle dal giorno di lancio di The Last of Us per PS3 (qui recensito da chaoz con un bel “quasi 10”), a furia di nutrirsi del mio hype, ha subito un repentino processo evolutivo e ora la potete vedere come comparsa nel film delle scimmie al cinema in questi giorni.
Fortunatamente, pur essendomi affezionato, non ne sentirò tanto la mancanza perché The Last of Us che non giocai su PS3 perché era una console di merda fatta salva qualche esclusiva, VIVA XBOX360! è ora disponibile per PS4 (che è una console coi controcazzi a dispetto di XboxOne che manco se le merita, le offese da fanboy/hater/consolewar/sgarbi).
Quindi non pensate al solito, tipo su Giocagiuè trovi sempre la stessa roba, qui si parla di un gioco tutto nuovo perché c’ha Remastered nel titolo; c’è sempre il George Clooney con lineamenti un po’ differenti per non pagare i diritti, è sempre il fratello di Josh Holloway che è sputato, tanto i diritti quando li chiede, ‘sto sfigato? e si accollano di nuovo Ellen Page, cioè quella che le somiglia così evitiamo conflitti interni. Tutto però con una grafica più “pulita” che, in un gioco di apocalisse, significa vedere meglio lo sporco incrostato dei personaggi.
PERCHE’, A DETTA DI UN BOXARO, UN GIOCO COSI’ LA CONCORRENZA PUO’ SOLO SOGNARSELO
Se leggete Giocagiuè son quasi sicuro che anche voi abbiate vissuto in prima persona quel periodo. Non dovreste essere quelli che la prima console è stata PS2 o PS3 e dubbi sul significato del numero MAI! E’ più facile che apparteniate alla generazione che coi VG c’è nata e ne ha seguito passo-passo la trasformazione da prodotto di nicchia per gente strana a diffusissimo media per bambini di nuovo a prodotto per sfigati da evitare a nuovo media maturo di nuovo a prodotto per nerd, dove la parola non ha più il significato che aveva un tempo e ora sei quasi figo se ti ci chiamano.
E Sony che ruolo ha giocato, in tutto questo?
Sono tipo i tizi che, ancor prima di Nintendo con Wii (che ha fatto sicuramente tesoro degli insegnamenti), si sono inventati un nuovo mercato, trasformando completamente il modo di percepire il prodotto.
Se non siete di quelli che il momento l’hanno trascorso in diretta vi sento già dire “ah, fico, vogliamo saperne di più!” ma per me potete andare affanculo, che qui si recensisce The Last of Us, mica si parla della storia dei videogiochi; iscrivetevi a TFP e non cagatemi la minchia!
A conti fatti, cosa c’entra la mamma che chiama Playstation qualsiasi apparecchio in grado di far girare videogiochi con la recensione in oggetto? Semplicemente che Sony, ora come allora, DEVE far vedere di avercelo più grosso della concorrenza!
Nessuno sprecherebbe risorse nella realizzazione così maniacale e dettagliata di un’ambientazione per poi relegarla ad un film interattivo su binari, si butterebbero invece su un più redditizio ed inflazionato sandbox. Eppure Sony lo fa due volte nella stessa generazione (Heavy Rain la prima). In pochi si sbatterebbero a creare un gioco infarcito di “logic“, per poi essere criticati prevalentemente per la giocabilità. Fra questi c’è Sony che sfancula gli hater e ottiene un prodotto finito che 200 premi li porta a casa.
Riassumendo: The Last of Us era tecnicamente impressionante su PS3 e ovviamente lo è anche oggi su PS4, pur non sfruttandone minimamente le potenzialità. Abusa di situazioni che “solo nei videogiochi” fino a minare la giocabilità ma si riprende con una trama che, per quanto scontata, viene presentata ottimamente e supportata da personaggi dall’eccezionale caratterizzazione.
A me piace un casino, un po’ per la 14enne un po’ perché un prodotto del genere, e dove lo trovi?