Che cos’è l’#EndlessPlay? Ma soprattutto, quanto cazzo tira intervistare i The Pills?
Sulla base di questi due quesiti mi sono prodotto, armato solo del mio amor di cronaca, in questa paracula ricerca del sapere, chiedendo udienza agli Honoré de Balzac del Pigneto.
In quest’epoca meravigliosa, dove grazie ai nuovi riferimenti culturali, un professore di liceo può far leva sull’inclinazione dei propri studenti all’uso di droghe, per farli appassionare alla chimica, si è verificato quel miracolo sociologico che fa si che i netizen e i fotografi di San Lorenzo, condividano gli stessi mantra: “Io Luigi Di Capua e Luca Vecchi li seguo da quando facevano arte drammatica, ma ci vedo così lungo che già mi facevano ridere”, ”Con Matteo Corradini, ci scrissi un progetto insieme ma poi naufragò perché troppo sperimantale”, “A me Betanì m’ha dato popo che er cazzo!”, queste ed altre millanterie sentiamo rimbalzare dai tavolini dei locali più alla moda d’italia fino alle web chat perché, anche grazie alle web serie, la Web Culture è sempre più Culture. Ciò considerato, la Sony ha deciso di lanciare il cuore oltre l’ostacolo, provando a sdoganare, una volta per tutte, anche l’altra roccaforte dei Nerd: il mondo videoludico.
Prendevi il vostro tempo per googlare “Honoré de Balzac”, che poi partiamo.

Per tutti gli YouTubers pieni di rancore, che non ce l’hanno fatta a sfondare il muro delle 150 visualizzazioni con i loro lavoretti e che perciò fingono di non conoscerli, ci tengo a dire che i The Pills sono quelli della web serie comica che ha spaccato e che ancora spacca tutto.
Intervistarli circa le novità della PlayStation 4 non è una cosa semplice; è al contempo un’esperienza pionieristica nonché un’affannarsi sulle strade già battute da migliaia di altri esploratori. Illustrissimi blogger nonché giornalisti, si son provati a tracciare, in punta di penna, i profili di questi istrionici artisti; sarebbe prudente e oltremodo adeguato procedere rielaborando rodatissime domande del tipo “Di chi è la casa dove girate i video?”, “Vivete lì tutti insieme?” oppure “Anche a voi i Cheap Monday strizzano le palle?”, “Come vi regolate con il male della nostra generazione: il varicocele?” ma al mio potenziale lettore credo che non gliene fotta un cazzo, soprattutto dei rischi di infertilità legati all’indossare jeans skinny, visto che s’avvia ai trenta e l’espressione “platinare” gli suscita ancora suggestioni.

Più coerente sarebbe invece provare a chieder loro che cosa s’è inventata la Sony per promuovere il lancio della sua console next-gen e io voglio potermi vantare del fatto che questo articolo è tanto coerente quanto pretestuoso. Dunque procederei:

Che facciamo anche satira politica quando la play è bloccata per l’aggiornamento del sistema.
Ciao The Pills. Che cazzo è l’#EndlessPlay?
E’ un nuovo servizio che stanno sperimentando con notevole successo che consente di non smettere mai di giocare, integrando nella giornata dei giocatori gli impegni, il lavoro ed anche l’espletamento delle funzioni vitali ed organiche, tutto all’interno del sistema di ultima generazione di PS4.
Non è vero, è una semplicissima campagna pubblicitaria che coinvolge dei testimonial ultra famosi. Ma tutti meno famosi di noi, chiaramente. Forse Alessandro Florenzi un po’ tiene botta in confronto a noi ma non lo so.
Com’è questa PS4?
Eh carissimo, che cosa posso dirti? Promettente, ma è ancora molto molto presto per giudicare. Rifacci la domanda dopo che è uscito WatchDogs e ti rispondiamo con più consapevolezza esistenziale.
Anche a voi questa cross-gen sembra più fine a se stessa che proiettata verso la prossima di gen?
No ma infatti questa domanda si rifà a quella sopra: io la prossima gen non ho idea di come sia fatta, per adesso vedo solo giochi per PS3 con la grafica meglio. Ah e un paio di giorni fa è uscito Fez sul PSN.
Questa ve la devo chiedere per forza: può il mezzo videoludico veicolare il messaggio comico in maniera efficace nel futuro? Proprio come nel passato ci riuscì magistralmente con le avventure grafiche (pensate all’opera omnia di Tim Schafer o della Lucas in generale, e sentitevi liberi di toccarvi)?
Ma certo che può, razza di cani infedeli. Cosa facevate quando i vostri cugini intelligenti giocavano a Portal 2? E cosa facevano gli autori comici quando altri autori comici più intelligenti scrivevano le battute di GlaDOS? Non lo so! È dagli anni ’80 che i videogames fanno ridere in maniera originale e genuina, non credo che ci dobbiamo neanche porre il problema. Poniamoci piuttosto il problema di farci portavoce di una scrittura comica di livello soddisfacente nelle produzioni odierne, italiane e non. Significa che scriveremmo un videogame comico? Volentieri!
Che remake d’autore vorreste vedere sulla PS4?
Questo è un domandone. Dico una bestemmia: vorrei un Vagrant Story remastered in HD e magari con qualche cosettina in più. È impossibile lo so. Ma dai, hanno fatto pure quello di Final Fantasy X, che insieme all’VIII sono due giochi praticamente ambientati ad un raduno di cosplayers che si innamorano tra di loro. Ce lo meritiamo no?
Nella speranza che almeno a FIFA gl’abbiate rotto il culo al buon Florenzi, colgo l’occasione per ringraziarvi per la disponibilità.
Grazie a voi per averci ospitati sul blog di videogames più bello del mondo. Ah e comunque noi non siamo del Pigneto.