OOO-Yah, come la chiamano quei milionari dei produttori, è la console che non c’era. Non fraintendetemi, non quella di cui si sentiva il bisogno, semplicemente quella che non c’era.
Un bel giorno un genio dallo spiccato senso del marketing si è svegliato con l’intento di far soldi senza faticare, si è seduto a tavolino con una birra e un manipolo di amici e ha stabilito l’obiettivo, ovvero il sempre crescente mondo nerd. Fatto ciò si è inventato da zero il prodotto e ha poi scelto questa come fonte di guadagno facile.
La cifra iniziale di 950mila dollari è sta raggiunta in poche ore dal lancio della raccolta fondi, proprio grazie alle incredibili capacità di vendita sopracitate, sfruttate per far credere al mondo dei videogiocatori di essere di fronte a qualcosa di nuovo e, soprattutto, utile. I restanti 29 giorni di raccolta sono serviti a guadagnare un totale di 8,5 milioni di dollari.
Come avrete già intuito dalle poche righe di introduzione io sono uno di quelli che ha trovato tutta questa operazione UNA FIGATA COLOSSALE! Ho seguito il progetto dalla sua comparsa su Kickstarter e, pur non avendolo finanziato direttamente, ho atteso con impazienza la commercializzazione. A ridosso di una nuova generazione e con una scena, fra device mobili e fissi, ormai vicina alla saturazione riuscire a fare quello che è stato fatto dai produttori di OUYA non è scontato. Un po’ per questo e un po’ perché sono phesso rientrante pienamente nel target del prodotto ho deciso di affrontare la spesa e vedere se qualche promessa iniziale è stata mantenuta. Seguitemi quindi in questo unboxing che ho deciso di immortalare via Istagram con foto fatte “a cazzo artistico”; vedi mai che inizia anche a passare un po’ di figa attratta dall’espediente, per le pagine di GiocaGiuè.
UN CUBO PER DOMARLI TUTTI
Uno dei punti su cui di più si è spinto per la diffusione di questa nuova macchina da gioco è il prezzo; con meno di 100€ portate a casa console, alimentatore, pad, cavo HDMI (corto, ma ricordo di aver speso 400opiù€ per PS3 per poi comprare il cavo a parte) e batterie. Questo per dire che la qualità del packaging mi ha impressionato positivamente, date le premesse. Probabilmente è qui che son finiti alcuni miladollari del CalciaeStarta …
Una volta aperto il box delle meraviglie ci si trova di fronte a quanto fino ad ora solo sospettato; qualche video instillava il dubbio, alcuni siti hanno provato a denunciare la cosa, ma le news sono state prontamente soppresse: il pad OUYA è grosso il doppio della console! Voglio dire, tipo dai tempi del Jaguar che non si vede una cosa simile!
Fra le altre cose il paragone con Jaguar potrebbe non essere del tutto sbagliato, guardando al futuro di questo apparecchio.
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Il contenuto in tutto il suo splendore, in parte dato anche dalle fantastiche lanterne ROTERA IKEA (3,99€). Oltre a quanto già descritto, all’interno si trova anche un libretto di istruzioni; una pagina scritta grossa nella quale ti dicono “connetti i cavi > ??? > PROFIT!” Peccato che dietro a quei punti di domanda si celino numerosi grattacapi, come vedremo più avanti.
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UNA QUESTIONE TENNICA
Per una scheda tecnica dettagliata vi rimando a questa pagina, presa ovviamente a caso da Google; sapere che il processore Tegra3 nasce vecchio e che già sono previsti nuovi modelli della console o, si spera, aggiornamenti dell’attuale, serve a poco. Tutto dipende da quello che si vuol fare con questo piccolo soprammobile.
Quello che invece mi interessa è lasciarvi le sensazioni dopo i primi test sul campo:
- Memoria flash interna da 8gb (utilizzabili 5): probabilmente anche meno del minimo indispensabile. I giochi più importanti superano tranquillamente i 100mb, in più le applicazioni come emulatori o lettori vari prevedono il caricamento dei file nella memoria interna della console. Al lancio non era prevista la compatibilità con memorie esterne, fortunatamente gli attuali aggiornamenti hanno introdotto tale possibilità, ma ancora con grandi lacune. Personalmente sono riuscito a far funzionare una chiavetta USB 8GB senza troppi problemi (una volta capito il tipo di formattazione), ho invece provato di tutto per far riconoscere un WD Essential da 500GB, riuscendo solamente dopo averlo suddiviso in 3 partizioni separate, di cui solo una riconosciuta da OUYA. Pur potendo utilizzare una memoria esterna non è comunque prevista la scelta del dispositivo sul quale salvare gli acquisti; di base quello che si acquista su OUYA rimane su OUYA e non si può spostare
- Porta USB 2.0: non tanto per la velocità, quanto per il fatto che è una porta singola. Date le premesse di cui sopra è praticamente scontata l’occupazione di questo slot per una memoria esterna, precludendo qualsiasi utilizzo diverso. Poi sembra essere compatibile con degli HUB, non ho potuto testare in prima persona
Limitazioni tecniche sicuramente dovute alla decisione di mantenere basso il prezzo di vendita e qui, a mio avviso, l’investimento del guadagno extra ottenuto con Kickstarter sarebbe stato utile (migliorare le caratteristiche mantenendo il prezzo di vendita non credo sarebbe stato impossibile). Limitazioni con probabilità date anche dalle dimensioni scelte per la console:
Anche in questo caso, non proponendosi come console portatile, aumentare leggermente le dimensioni per migliorare le caratteristiche di base avrebbe risparmiato qualche critica; non dico arrivare a quelle del barattolo di crema alla nocciola, ma una via di mezzo poteva anche andare. (nota per il Sig. Ferruccio Ferrero: se vuole che venga eliminata la censura e risulti la marca del prodotto ci contatti su info@giocagiue.it per un accordo commerciale)
“NECESSITO INPUT”
Come dicevamo la fornitura iniziale prevede anche un pad, strutturalmente simile a quello ufficiale Xbox 360; tolta l’assenza dei tasti back e start il resto c’è tutto, con l’aggiunta di un touch centrale, utile per la navigazione veloce via browser o per le applicazioni che lo prevedono. Tutto molto bello, se non fosse per la realizzazione che, da una prima impressione, pare essere discretamente scadente. Un D-Pad impreciso e di marmo, dei tasti dorsali poco resistenti e una risposta ai comandi deficitaria. Il dubbio mi viene confermato da veloci ricerche fatte online, dopo aver letto di parecchie lamentele relative a joypad distrutti in poche ore di gioco. Questo aspetto, in unione alla compatibilità della console con 4 pad (prezzo di vendita ca. 50€) può far tremare i portafogli, per fortuna la console garantisce le seguenti compatibilità:
In questo frangente entra in gioco la fesseria di Microsoft; se infatti il pad Sony viene riconosciuto senza problemi, grazie al modulo bluetooth di OUYA, il sistema di connessione proprietario utilizzato per il controller Xbox richiede l’utilizzo del ricevitore apposito, che andrebbe collegato all’unica porta USB presente. Questo a patto di non possedere un rarissimo pad Xbox wired, a discapito comunque della porta USB e della comodità.
Questa situazione rende di fatto il controller Playstation 3 il miglior sistema di input disponibile per OUYA.
FICCA E GIOCA
Devo ammettere di essere un po’ emozionato; è da quando leggevo GamePower che sogno di utilizzare il termine “plug & play” in una recensione ed oggi ci siamo!!! Siamo anche arrivati alla più grande contraddizione di questa nuova console che, dall’idea che mi sono fatto, si presenta principalmente come dispositivo Plug & Play. In Italia verrà distribuita da Halifax entro la fine di novembre, la si troverà esclusivamente da Saturn o MediaWolrd, quindi alla mercé del tipico utente medio (non che acquistarla da Amazon o, come ho fatto io, da PostShop.ch, renda più fighi); apri la confezione, colleghi i cavi, inserisci OBBLIGATORIAMENTE i tuoi dati di carta di credito (altrimenti non accedi nemmeno alla home e l’unico modo per saltare questo passaggio è essere in possesso di una carta prepagata OUYA) e giochi.
Già, giochi. Ma a cosa? Lo store OUYA offre, ad oggi, 520 fra giochi e applicazioni, molti dei quali semplici conversioni di giochi già esistenti per sistemi Android, altri degli indie game che sfigurerebbero fra quelli che si possono trovare oggi su Xbox (console che ti porti a casa con 150€ e ha un parco titoli DD e Retail che levati).
“Va beh, ma che mi frega?” direte voi “Tanto i giochi sono tutti free to play, giusto?”
Questo quanto circolava ai tempi della presentazione della console, aspetto che mi aveva incuriosito molto e fatto appassionare al progetto. La situazione attuale e quanto richiesto ai programmatori come limite è che i titoli abbiano “almeno una componente free”. Traduzione: la maggior parte dei giochi è testabile come demo gratuitamente, se si vuole il gioco completo si paga (e il prezzo non lo si sa fino a quando non si scarica la demo, mica è specificato nelle note pre scaricamento …).
In aggiunta a questo, di partenza su console è accessibile solo lo store ufficiale; se per caso siete già in possesso di diversi dispositivi Android e di account Google Play, questo sarà accessibile solo previo samdonnamenti vari.
Da qui parte la contraddizione che fa decadere l’identificazione di “ficca e gioca”; se voglio ampliare lo store o recuperare acquisti già effettuati devo lavorare parecchio e conoscere almeno le basi di quel che sto facendo, se voglio dare un senso ad una macchina che apparentemente non ha una sua collocazione devo sudare. Però ce la posso fare, sono sicuro di uscire da questo hands on dimenticandomi la sensazione di aver usato una banconota da 100 per pulirmi il culo.
LARGO AGLI SMANETTONI
Stabilito che, come nuova console da gioco, OUYA ha al momento poco da dire (anche se ci ho comprato MirrorMoon EP con molta soddisfazione, ma quella è la colpa di Copons), bisogna trasformarla in qualcosa di differente. Fortunatamente ci viene in aiuto qualche applicazione disponibile ufficialmente e già adattata al sistema; XBMC, ad esempio, per trasformare il tutto in un lettore media player, come pure una vasta gamma di emulatori compatibili o Kainy, applicazione che vi permette di accedere al vostro PC Windows in remoto e giocare tutta la libreria Steam comodamente in salotto. Quest’ultimo non l’ho testato, dato che l’aggiornamento a Mavericks mi si è mangiato la partizione Win su Mac e ancora non ho risolto, quindi video esplicativo:
Per il resto ho provato XBMC, che mi ha dato qualche problema con video 1080p; probabilmente cose marginali risolvibili con i settaggi adeguati ma, avendo già un media player, non ci ho perso troppo tempo. Ho però indagato e, come soluzione, non risulta essere la migliore; è possibile installare applicazioni non presenti in via ufficiale sullo store e ottenere risultati più performanti.
Ho scaricato tutti gli emulatori fino a giocare titoli PSX e, salvate le console dai 16bit in giù, il resto richiede un po’ di sbattimento per funzionare a dovere, primo su tutti indirizzato alla risoluzione del problema legato agli HDD esterni.
QUINDIQUINDIQUINDI?
Una delle poche cose che mi vengono in mente dopo questo test è cosa cazzo avranno mai fatto dei 7 milioni in più ottenuti grazie a Kickstarter. Non sono finiti in esclusive, non sono stati investiti per migliorare il prodotto prima del lancio, non vengono sicuramente utilizzati oggi per intervenire velocemente nella risoluzione dei problemi o in risposta alle lamentele. Semplicemente, come detto in apertura, un milionario in più ha portato i suoi soldi al sicuro nelle nostre banche Svizzere.
Da buoni paraculi i produttori hanno commercializzato una console completamente “open”, nella speranza che la comunità sia abbastanza attiva da riuscire a mantenerla in vita. Questa è anche la mia attuale speranza, visto che il potenziale ci sarebbe pure.
Attualmente OUYA è un progetto poco più che embrionale, con parecchie magagne che ancora devono essere risolte. Sicuramente una situazione destinata a migliorare nell’arco dei prossimi mesi, pur necessitando di uno sprint maggiore per imporsi in una fetta di mercato. Perchè diciamolo, alla prima dimostrazione ufficiale di un modello di SteamBox questa scatoletta verrà spazzata dai ricordi dei videogiocatori e finirà al posto della VBox Seconda generazione: