Gioca Giuè

Il blog di videogiuochi che non stavate aspettando altro

Premessa:

Quando chiesi a Pikkiomania se avessero già parlato di Katamari su questo blog, ero sicuro che questo titolo praticamente perfetto fosse già stato coperto. Alla risposta negativa ho pensato di fare quello che qualunque persona con del buon senno avrebbe fatto: farmi esplodere nel Gamestop più vicino. Poi ci ho ripensato perchè un gesto del genere avrebbe donato più dignità a tale catena di tutti i preorder di PES messi insieme fino al 2030.

Questa è la canzone d’amore più bella di tutti i tempi e fa parte della stupenda e immortale OST del primo Katamari Damacy

Non so cosa vi aspettate da un gioco. Sicuramente a molti piace che i fucili siano proprio identici ai fucili veri. Quelli che non hanno usato durante la leva che non hanno fatto a causa dell’asma. Ad altri invece piace essere trasportati in un mondo che nulla ha a che fare con quello reale, perchè, sai com’è, a una certa ti rompi pure il cazzo delle cose che sembrano vere, visto che la vita è composta principalmente da quelle. Katamari soddisfa pienamente questo bisogno. Ma partiamo dal principio; in breve, questo gioco vi fa vestire i panni di un cazzillo (o “Il Principe”) tramite il quale dovrete arrotolare tutto ciò che vi circonda fino a formare una palla di oggetti. Più cresce la vostra palla (o Katamari appunto) e maggiore sarà la dimensione degli oggetti che vi è consentito assimilare. Si, lo so, lo so che detto così non si capisce e non ha senso. Ma vi assicuro che funziona benissimo anche se il doppiaggio non è fatto dagli attori di ollivud (Il Re del Cosmo, forse il miglior personaggio inventato di sempre, parla tramite dei rumori di scratch). Quello che salta immediatamente all’occhio e che rende il gioco incredibilmente vincente è l’estetica giappo-pazza che lo ricopre totalmente. A partire dalla lista di oggetti arrotolabili. Vediamone alcuni esempi:

Seme di Soia
Ringhiera Blu
Tonno simpatico
Dio della Guerra
Penna viola
Gallina da corsa
Torta di nozze
Origami marrone
Professore di ginnastica
Il Sole
Tuo cugino
Barca a vela
Centro estetico
Balena Gabbia
Pupazzo di Ultraman
Fuoco

Come potete notare, le dimensioni degli oggetti e le tipologie variano incredibilmente. Questo lascia intendere che il mondo di gioco si sviluppa in realtà su dimensioni variabilissime, e più di una volta sono rimasto a bocca aperta nel constatare che “SI, LA VEDI QUELLA MONTAGNA? ASPETTA DI RACCOGLIERE UN PO’ DI PALAZZI E POI PUOI ARROTOLARLA”. E questo ragionamento vale con i Paesi del Mondo, con il Sole, con le galassie e con le stelle, almeno negli ultimi stage del gioco.

Una volta arrotolati i ragazzi dell’asilo, o le “tartarughe con marmitta” che percorrono le vie della città potrete vederli comporre il vostro Katamari ed agitarsi come degli epilettici, come ad anelare la libertà che non avranno mai più.

Non sapete quanto faccia ridere.

Ah, e se assimilate un palo, almeno all’inizio, questo oggetto sporgerà dalla vostra palletta, rendendovi i movimenti ancora più complicati.

Il sistema di gioco è di una semplicità e di una efficacia disarmante. Dire addictive è poco. Ogni volta che rotolerete sopra un oggetto assimilabile il Dual Shock vi manderà quella scossetta di piacere al cervello che vi ricorderà la sensazione di scoppiare le bollicine degli involucri di plastica e di conseguenza vi manderà istantaneamente a ruota. Ricordo di averci giocato così tanto che quando scendevo in strada mi immaginavo un Katamari gigante che arrotolasse le macchine di rumeni sulla Casilina e le puttane alla fermata del trenino per Pantano.

Altra nota di merito va data alle musiche e al sonoro in generale: per condire e completare al massimo l’atmosfera di squaglio cerebrale che si respira in tutto il gioco, hanno pensato bene di includere delle hit J-pop completamente pazze che te dico fermete; un esempio è la mia preferita “Everlasting Love”

Dai, adesso ditemi che questa non è musica e i Soundgarden sì.

Il vostro personaggio principale sarà, come dicevo prima, Il Principe del Cosmo. Ma arrotolando nei vari ambienti del mondo sarà possibile raccogliere i suoi Cugini, da utilizzare come arrotolatori al posto del principe. Sarà possibile trovare anche dei Regali Regali, che contengono degli accessori per vestire il vostro personaggio (come un tutù o una gomma da masticare) che non hanno assolutamente nessuno ripercussione sul corso del gioco. Un po’ come i colori Camo per i fucili di Gears of War. Solo che il tutù non costa 0.99 cents su XboxLive e in compenso è divertente.

Il caro vecchio Opeo, il mio preferito.
Il caro vecchio Opeo, il mio preferito.

I cugini avranno gli aspetti più disparati, da quello con le braccia al posto della testa a quello stroboscopico passando per quello coperto di carta igienica perchè molto malato. Tutto questo oltre a non avere il minimo senso, non ha alcuna utilità a livello del gioco.

In conclusione, Katamari (nella sua versione Ps2, che rimane la migliore, o in quella Ps3 o X360) è un’esperienza da fare. Ma da fare al livello di “vedere nascere un cucciolo”, e “andare in gita 4 giorni alle superiori” mica cazzi. Una cosa che ti cambia la vita. Una cosa che quando esce un gioco come Beyond ti fa sorridere dal sollievo di sapere che qualcuno, tutto sommato, da qualche parte del mondo, sta ancora facendo qualcosa per tentare di farci divertire, e non solo per farci vedere un lungo film con dei cazzo di Quick Time Events in mezzo.


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