Madonna è difficilissimo recensire questo gioco. Soprattutto perché non è un gioco.
Avvertenza:
Questa recensione è divisa in due parti, una che analizza trama/ambientazione/feelings e una che analizza il gameplay.
Ne volevate una globale? STICAZZI.
Trama/ambientazione/feelings
Ficata. E’ proprio la trama zombie che tutti vorrebbero seguire una volta nella vita. Sinteticamente, un fungo muta e impara ad attaccare gli umani, che così impazziscono e iniziano a scannarsi a vicenda, dando vita a uno dei mondi post apocalittici più belli della storia dei videogames. Natura che prende il sopravvento sulle città abbandonate, gazzelle che pascolano nel centro di Bari vecchia e ovviamente negri che saccheggiano. Naughty Dog fa un ottimo lavoro nel mostrare come in una situazione del genere il pericolo maggiore non è dato dagli zombie, ma dagli umani, che tirano fuori la loro vera natura di animale messo nell’angolo che lotta per sopravvivere, utilizzando qualsiasi mezzo.
I personaggi sono ben sviluppati e credibili, riescono a farti affezionare per cui piangi e ridi con loro e soffri quando soffrono loro, e il conflitto morale che vivono nel trovare un equilibrio tra sopravvivenza e umanità è estremamente realistico.
I nemici sono terrificanti, dai neo infetti che ancora hanno la parvenza di esseri umani, ai micidiali “clickers”, mutati ormai da tempo, ricoperti di funghi che li hanno resi ciechi, ma con un udito sviluppatissimo che usano per individuarvi emettendo un inquietante click-click-click che funziona come una specie di sonar. Ma i nemici più terribili sono gli umani: ridotti allo stremo, sono disposti a tutto per sopravvivere, per cui nel corso della vostra avventura incontrerete tagliagole, ladri, assassini e cannibali.
La grafica è mozzafiato, l’apoteosi del console gaming di questa generazione. E’ evocativa e fa da eccellente supporto alla narrazione, e per questo The Last of Us risulta essere una delle opere più immersive del panorama videoludico moderno. L’ansia è palpabile e sicuramente a volte vi capiterà di fermarvi qualche minuto ad ammirare il panorama, sia per la sua bellezza, sia per rilassarvi un momento e distogliere il pensiero dall’inferno meraviglioso ma letale in cui state vagando.
VOTO: 10
Gameplay
Non c’è. Giuro. Come ho già detto questo non è un gioco, è un film lungo 15 ore in cui ogni tanto devi premere tipo X qualche volta. L’esplorazione è una scusa per portare avanti la narrazione tramite dialoghi casuali. I combattimenti sono dei merdosi/noiosi intermezzi alla narrazione. Per non parlare poi dei puzzles. Madonna i puzzles! Immaginatevi un mondo post apocalittico in cui la maggior parte degli umani si è trasformata in zombie, e la restante parte uccide/saccheggia/stupra che neanche i negri. Fatto? Ecco, questo mondo è disseminato di carrelli della spesa per sfondare cancelli, di scale a pioli abbandonate per valicare muretti e soprattutto di “PORTE BLOCCATE DALL’ALTRA PARTE” ma che hanno sempre un passaggio alternativo a misura di bambino/midget che poi può aprirtele. Ma che cazzo è? Perchè sono stati inseriti? A cosa servono? Sono tutti uguali e fastidiosi. E soprattutto, a cosa serve che ogni tre minuti trovi un muro troppo alto e quindi fai saltare su il tuo partner a cavalluccio e poi lui ti butta giù una scala? Ma che cazzata è? Chi è che ha disseminato questo posto di cassonetti e scalette? E perchè?
Non parliamo poi dello sparare, scivolosissimo altro che Bioshock, se volevano simulare la realtà hanno calcato troppo la mano, va bene che non sono soldati però manco a mia nonna col parkinson tremerebbe così tanto la mano dai.
Insomma il gameplay è un non gameplay e comunque fa schifo al cazzo.
VOTO: 0
Come ormai avrete capito la conclusione è molto semplice: media 5, meno della sufficienza. A casa.