Gioca Giuè

Il blog di videogiuochi che non stavate aspettando altro

Ci sono alcune tappe fondamentali nella vita di un uomo. La fine dell’allattamento, la scoperta dell’autoerotismo, le prime cotte, le prime fidanzatine, le prime denunce per molestie, il motorino, la macchina, l’hummer, le insoddisfazioni a lavoro, lo scudetto della Roma1… e poi Bioshock. Lo spartiacque generazionale che separa i giochi wow da quelli meh. Quello che ha detto al re, Half Life 2 “ok, adesso stai buono e guarda come si fa”. E HL2 ha ubbidito. Bioshock non porta in dote astounding graphics, astonishing mechanics o chissà che altro. Bioshock trasmuta con sé e in sé la realizzazione definitiva del concetto di “film interattivo”, quello per cui ai bei tempi ci gasavamo, a torto, con Under a Killing Moon oppure con quelle frociate dei giochi francesi pieni di QTE2. Vorrei divagare sulla Francia e sulla sua incapacità di essere utile alla vita, testamento dell’inefficienza della teoria Darwiniana, ma su questo sto scrivendo un altro pezzo che GiocaGiuè potrà vantare di pubblicare.

Colorando con un po' di azzurro metà bandiera si può ottenere agevolmente un costume da laziale
Colorando con un po’ di azzurro metà bandiera si può ottenere agevolmente un costume da laziale

Tutti voi avete giocato a Bioshock e quindi siete consapevoli della bontà di queste parole. Poi è arrivata una cacata3 di mezzo contraddistinta da un “2”, su cui sorvoleremo, e adesso Bioshock Infinite. Ho avuto modo di discutere con Pikkiomania e altri soGGettoni perché avevo intenzione di valutare questo gioco con un ambiguo 5, MENO DELLA SUFFICIENZA. Capite? Tutti a strepitare “ma come osi, ma che cazzo dici, ma perché qua, ma perché là”. Pikkiomania si è anche rifiutato di condurre una videorecensione doppia in stile Iene, sapendo di non poter reggere il confronto con le mie argomentazioni, lui, niubbo nonostante l’età. E quindi ve lo dico: Biochocolate Infinite non merita il 10. Non merita il 10 perché ho comprato un pc uber che mi fa giocare a Crysis 3 a cannone, e quindi la grafica è un po’ tipo quella degli indie che prendo su steam. Non merita 10 perché l’audio che se ti giri di 1° da una persona viene offuscato, e io PRETENDO dei gradienti sonori e non un ON/OFF quasi totale. Non merita 10 perché la fisica? Dove sta la fisica? Non posso rompere gli oggetti!1!! Non posso spostare i fogli!1! Se sparo ai mobili non succede un cazzo!1! Se cado da 2 metri mi faccio male ma se mi sparaflasho da quella cazzo di monorotaia a 6000 m s.l.m. non mi viene manco l’affanno!1! La stronzetta appare e scompare come più le aggrada e se prima non lo noti poi un po’ ti stucca!1!

Ecco da chi hanno rubato l'idea, LADRI
Ecco da chi hanno rubato l’idea, LADRI

No, Biowash Ball non è all’altezza del suo predecessore per quanto mi riguarda. La storia è interessante e raccontata in maniera eccelsa – questo sì, più del suo predecessore. Ma anche su questo punto avrei qualcosa da ridire: trovo piuttosto assurdo il dover fare riferimento a voxafoni nascosti per comprendere  punti cardine della trama. Non ha senso. Posso capire il dover girare in lungo e largo (e intendiamoci, ho girato PARECCHIO in lungo e largo, e con piacere, anche se nelle ultime ore la questione aveva ammorbato) per equipaggiamenti, vigor, armi e quant’altro; ma non per la trama. È l’equivalente di andare al cinema e avere certi momenti clou oscurati, o con le voci silenziate. Scherziamo?

No, Biochimica 3 non può ambire al titolo di bestgameevah e non supera il suo predecessore. Ci si avvicina, ma da un gioco che ha creato questo hype non si può che rimanere delusi – e quindi affibbiargli 5, MENO DELLA SUFFICIENZA. Se non ci fosse Bioshock, questo si meriterebbe 10. Ma c’è, e tanto basta.

  1. http://www.youtube.com/watch?v=DujlzLKyIuE []
  2. http://www.jeuxvideo.com/extraits-videos-jeux/0001/00016381/heavy-rain-playstation-3-ps3-une-douche-et-au-lit-00004460.htm []
  3. http://www.youtube.com/watch?v=HJ0Yh5wZjpc []

Il proprietario del blog e gli autori degli articoli dichiarano di non essere responsabili per i commenti inseriti dai lettori che saranno i soli responsabili delle proprie dichiarazioni, secondo le leggi vigenti in Italia. Eventuali commenti, lesivi dell’immagine o dell’onorabilità di persone terze, non sono da attribuirsi agli autori, nemmeno se il commento viene espresso in forma anonima o criptata.