(PREMETTIAMO CHE VIGAMUS E’ UNA FIGATA.)
Già che mi parti con questo.
Già che c’è il cel shading artistico co tutte le frattaglie puffose.
Già che i personaggi sono (non scherzo): un ispanico enorme violentissimo; un ingegnere belloccio sciupafemmine; una figa; un NINJA CYBORG ASSASSINO CECCHINO CHE PARLA PER HAIKU(!!!).
Non so voi ma io mi arrapo.
Aggiungeteci riferimenti pop culture da paura, rednecks e irlandesi che si offendono per strada e robot pazzi che per diventare umani si legano addosso pezzi di cadavere e indossano cappellini, e avete la ricetta per IL CAZZO DI GIOCO DEL FOTTUTO SECOLO.
Ma andiamo per ordine.
AMBIENTAZIONE:
Borderlands 2 è un gioco di sparare sand box, stile Fallout con un sacco di roba da esplorare (si lo so che il sand box ha rotto il cazzo ma qui è fatto bene fidatevi).
Ma non è un gioco di sparare sand box qualunque, no. Perchè Borderlands 2 è un gioco di sparare sand box ambientato nell’Alabama. Però no l’Alabama qualunque. L’Alabama dello spazio. Quindi ci sono si i negri, i bifolchi, gli incesti fra cugini e le sparatorie, però questa gente fa tutte le efferatezze usando armi futuribili di dubbio stile a volte rappezzate con lo scotch, e spesso è riccamente guarnita di vario materiale prostetico steampunk tipo occhi finti o braccia metalliche.
TRAMA:
Trama? Boh. Spari alle persone un sacco, si ci sono i dialoghi però ogni tanto manco li ascolti bene perchè sei concentrato a sparare in testa a un marocchino (soprattutto se ci giocate in lingua originale, cosa che dovreste fare se non siete degli zappatori). Però in genere fanno un sacco ridere. Ad esempio c’è una missione secondaria in cui un redneck ti chiede di fotografare vari paesaggi che gli possano dare ispirazione per scrivere una poesia per la sua donna (che tra l’altro è sua cugina), solo che quando gliela legge fa talmente cacare che lei fa scusa un attimo va in bagno e si spara. Oppure il cattivo che fa gli omicidi efferati e poi ti telefona sfottendoti e suonandoti il violino (male) per prenderti per il culo. Comunque se ci penso bene la trama in realtà non è neanche male, c’è pure qualche colpo di scena bullo che te la fa prendere bene. Il doppiaggio italiano però fa cagare, io l’ho provato per curiosità (non gioco a un gioco in italiano nè guardo un film in italiano dal ’94, perfino Fantozzi me lo vedo doppiato in inglese) e l’ho tolto dopo mezzo secondo.
Per dire quando durante la guerra delle gang (scatenata per altro da te stesso tirando i petardi alle corse clandestine dei fuoristrada) devi scegliere se schierarti coi negri dell’Alabama o con gli irlandesi raffinatori clandestini di liquore (cosa per altro che mi ha fatto mettere in pausa per mezza giornata per decidere cosa fare dato che entrambe le gang erano fighissime – alla fine mi sono schierato con gli irlandesi ma solo perchè il boss dei negri era un down enorme con in spalla un nano che strillava) se ci giochi in italiano con la voce di quello che doppia Peter Griffin fa cagare a spruzzo.
GRAFICA & STILE:
Stile stratosferico. Cel shading di quello fatto bene, art design stellare con personaggi strafighi che ti restano in testa per sempre, anche il più cagoso npc inutile che ti dice SFRUGNO ha sempre un suo perchè. I nemici sono pazzeschi, dai nani pazzi che ti mozzicano, agli oranghi a sei braccia che lanciano le macchine, agli energumeni che se gli spari in testa si incazzano a morte e iniziano a fare strage pure tra gli amici loro tirando i peggio improperi.
E i riferimenti pop sono qualcosa di fantastico. Esempi:
Missione “Too Close For Missiles”: praticamente devi dare fuoco a una rete da pallavolo e rubare i palloni ai banditi. Voi direte eh vabbè sticazzi MA, quando date fuoco alla rete, arrivano quattro e dico quattro “Shirtless Man”, con le fattezze di Tom Cruise Val Kilmer e compagnia che ti vogliono fare il culo e io sono caduto dalla sedia.
Missione “The Good, the Bad and the Mordecai”: beh qua già avete capito, dovete cercare Carson che vi darà indicazioni su un tesoro nascosto sotto una tomba, e la missione si conclude con una mexican standoff al suono di campana della chiesa. Epico.
GIOCABILITA’:
Controlli eccellenti, degni dei migliori giochi di sparare. Se poi ci aggiungi un loot system alla Diablo, i livelli, le abilità personalizzabili e miliardi di missioni secondarie sempre varie e divertenti che manco fossero quelle principali (mai roba tipo raccogli tre sassi, uccidi tre smostri, trova la chiave e ficcatela in culo), hai davanti a te agili centinaia di ore di longevità.
Difficoltà ben calibrata, mai frustrante, ma devi stare sempre concentrato se non vuoi essere stuprato da una gang di coyote mutanti (o di negri).
E poi sai la soddisfazione quando tiri una granata in mezzo a un gruppetto di bifolchi che prima implode risucchiando i nemici e poi esplode spargendone lollose frattaglie in giro per lo schermo?
Unico appunto che mi permetto di fare è che il sistema di random loot, pur essendo calibrato molto meglio della maggior parte dei giochi che ce l’hanno (Diablo 3 detto Error 37 detto Merda), dopo un po’ che vai avanti vede leggermente scemare la componente “CRISTODDIO GUARDA CHE POPO’ DI PISTOLA CHE MI HA DROPPATO QUELLO STORPIO”, ma comunque rimane sempre divertente farmare a muzzo come un cinese.
SONORO:
Musica da far west eccellente, niente da dire qua, punteggio pieno.
CONCLUSIONE:
Ma ve lo devo di’ io? Compratelo!
Comunque per farvi capire, in una scala da 0 a 10 dove 0 è la merda e 10 è VIGAMUS, Borderlands 2 si becca: