
No, non schiacciate subito “A”, prima di buttarvi a giocare a qualcosa di fichissimo inserito nel vostro bianco tostapane preferito.
Guardate che gli infortuni con la Wii sono una cosa seria, e molto più frequenti di quello che voi, lungimiranti lettori di Gioca Giuè che allacciate sempre il vostro Wii remote prima di giocare, possiate pensare.
La rosa di dolori, pugni, scivoloni, vasi Ming e nasi rotti costituiscono un elenco lunghissimo, tuttavia abbiamo scelto per voi i più classici, per non dimenticare.
Il caso estremo della donna morta di acqua per averne bevuto troppa (di acqua, non di donna)è solo il prologo dell’infortunistica Wii: l’intrepida, single signora bramava talmente tanto la candida console per famiglie da avvelenarsi il sangue, diluendolo troppo con l’acqua. Tanto per citare un recente tormentone di Facebook, i danni che ha fatto l’acqua, il vino nn li ha mai fatti.
Il classico infortunio a cose o persone si crea il più delle volte con il lancio involontario del remote sopra qualcosa o qualcuno. Il laccetto in questi casi è fondamentale: se non lo allacciate, il telecomando potrebbe volare e schiantarsi contro uno dei quadri preferiti di vostro padre, o peggio sulla tv 40” che ancora state pagando.

I pugni al naso non sono solo quelli che rifilate al biondo Ryan nel livello 15 (su 2000) del pugilato di WiiSport. Il vostro occhialuto vicino di postazione potrebbe ricevere gratuitamente delle nuovissime lenti a contatto, oppure salutare definitivamente la curva perfetta del suo naso, e andare in giro a vantarsi con le femmine che da giovane era stato un promettente flanker del rugby. Oppure se è più sfigato e ha un nano come me a fianco potrebbe subire un potente pugno alla milza; se poi è pure altissimo potrebbe anche salutare temporaneamente la sua virilità. Quindi, lettori uomini, portate sempre il sospensorio!
La prassi sono gli oggetti che si sfracellano al suolo, sotto il vostro sguardo impietrito dalla scena – che ai vostri occhi si declina in rigorosa moviola – e quello contento degli amici, che vengono a scroccare la Wii a casa vostra perché se la portano a casa loro con tutte le tazzine di porcellana delle madri sono cazzi amari. Ecco perché noi di Gioca Giuè consigliamo di affittare o acquistare una casa senza niente e senza amici. Solo un divano e una tv. E la Wii.
E se pensate che un tavolo serva nell’economia della vostra casa, vi sbagliate. Un tavolo collocato dietro una partita di bowling potrebbe essere letale per le vostre mani. La stessa scrivente ha subito una frattura di un dito in due punti, perché aveva dimenticato che un tavolo di 200×90 cm si stagliava esattamente lungo la sua traiettoria di tiro. Lo strike doppio non l’ha aiutata ad avanzare di postazioni al Pronto Soccorso, e non ha neanche ancora la palla d’argento al Bowling di Wii Sport.

Anche il Tennis può rivelarsi letale, soprattutto se non siete raffreddati. Una mia fonte che vuole restare anonima ha raccontato di sforzi incontenibili nel ribattere la pallina virtuale, tanto da generare roboanti peti nell’atto di chiudere il rovescio. Inutile dare la colpa alle scarpe sul pavimento, alla Wiiracchetta o al cane scoreggione: il pavimento è di terracotta (e non fa rumori a contatto con le suole), la racchetta non emette suoni e il cane non c’è. Siete stati voi, o meglio, è stato il vostro culo.
Ma gli infortuni con le console non sono solo deleteri: io sposo la mia personale ipotesi secondo cui i giapponesi vogliono ripopolare le aree verdi. Infatti, i Wiipodisti amanti del Fit Plus hanno di nuovo ricominciato a correre e ricrearsi presso i parchi e i tapis roulant delle città, dopo aver provato il jogging sul posto di 15 minuti, un’esperienza che la redazione consiglia solo ai forti e i non aventi muscoli nei polpacci, quindi ai celenterati, ai cerebrolesi e ai polpi, che anche se si chiamano polpi non hanno i polpacci.
Chiudiamo questa interessante carrellata di dolore con due verità.
Prima verità: la Wii non è l’unica fonte di masochismo. Tempo fa la Playstation fece una vittima d’eccezione, permettendo ad Alessandro Nesta di rompersi il tendine del pollice dopo ore di PES senza sosta. Il perché se lo sia rotto lui e non il suo acerrimo avversario, un Andrea Pirlo a caso, lo sappiamo solo noi, e non ve lo diremo mai. Lasciamo che Wikileaks ci sputtani.
Seconda verità: perché io ho fatto 3 ore di fila presso un noto Pronto Soccorso romano prima che mi medicassero una doppia frattura, mentre a Capezzone l’hanno fatto entrare con un codice rosso? Ok, era un pugno, quello che ha preso, ma non stava giocando con la Wii. Ve lo diciamo noi, perché: perché i governi mondiali cattivi e malvagi boicottano la Wii. Ma di questo ne parleremo un’altra volta.
